Apple Store Firenze – Inaugurazione, dettagli e cenni storici


Apple Store Firenze Piazza della Repubblica
Giornata di festa nel capoluogo toscano, per l’apertura dell’Apple Store Firenze di Piazza della Repubblica, il terzo Apple Store localizzato in un centro storico dopo quelli di Bologna e Torino, ed in attesa del quarto in programma a Roma. Un Apple Store dalla storia lunga e travagliata, fatta di occasioni mancate, risalente addirittura a prima della nascita degli Apple Store come li conosciamo oggi. La Borsa Merci prima e Piazza della Repubblica poi, un luogo quest’ultimo fortemente voluto dai vertici di Cupertino. Al terzo tentativo l’operazione è andata in porto, ma c’è voluto peró del tempo: le trattative, poi la lunga ristrutturazione dell’intero edificio, è servita la politica, che ha acconsentito ad un cambio di destinazione d’uso, il parere della Sovrintendenza per autorizzare un’insegna fuori misura in zona protetta dall’Unesco, e 900.000€ di opere di riqualificazione della piazza e delle vie adiacenti. E’ dal luglio del 2013 che gli occhi della mela si sono posati su questo prestigioso locale, occupato in precedenza da un’agenzia della banca BNL, proprietaria dell’intero immobile. Uno Store che si trova in una delle piazze più frequentate della città, a due passi dal Duomo, da Piazza della Signoria, dal Mercato di San Lorenzo, da Palazzo Strozzi e da Via Tornabuoni, un infinito crocevia di fiorentini, toscani, ma soprattutto turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ma scopriamo insieme ulteriori dettagli …

Piazza della Repubblica rappresenta il vero centro di Firenze. La Colonna dell’Abbondanza, facilmente visibile appena sul posto, è considerata infatti l’ombelico della città, essendo stata eretta all’incrocio del cardus e il decumanus maximi dell’antica città romana.

Piazza della Repubblica, come la conosciamo oggi, è il risultato del “Risanamento” attuato quando Firenze, dal 1865 al 1871, divenne capitale del Regno d’Italia. Il preesistente ghetto ebraico, dove Cosimo I aveva obbligato a risiedere gli ebrei, e costituito da un tessuto medioevale di stradine strette ed edifici addossati gli uni agli altri, venne completamente abbattuto. A memoria di questo possiamo ancora oggi leggere l’iscrizione posta sul grande arco centrale, che recita: “L’antico centro della città, da secolare squallore a vita nuova restituito“.

L’Apple Store Firenze si affaccia sotto i portici della piazza posti alla sinistra dell’arco con l’iscrizione, occupando tutte le vetrine tranne una, coperta da un’edicola che evidentemente non è stato possibile spostare altrove. La superficie, come emerso dalle notizie sull’ultima delibera comunale tenutasi lo scorso lunedì per autorizzare l’insegna, dovrebbe attestarsi sui 1.730mq (lasciamo il condizionale perché Apple non comunica questo genere di dati). Più piccolo di quello che ci aspettavamo, e di quanto le indiscrezioni avevano fatto pensare, ma molto arioso grazie agli altissimi soffitti.

Lo store si mostra essenziale, quasi spoglio, ma bellissimo nella sua totale simmetria architettonica. Apple ha attuato una ristrutturazione molto rispettosa del contesto urbano in cui va ad inserirsi.

Le colonne preesistenti sono state eliminate e sostituite da quattro nuove colonne che dividono lo spazio in 9 sezioni identiche. Alzando lo sguardo possiamo notare questa suddivisione nel soffitto che ricorda i soffitti a cassettoni di celebri palazzi cittadini. Al centro di ognuno di essi si trova un lampadario realizzato appositamente da un’azienda francese, dotato di 9 sfere luminose, un chiaro richiamo alle cosiddette “palle” presenti in numero variabile sugli stemmi della famiglia Medici e visibili un po’ ovunque in città.

Tra gli stucchi dei cassettoni del soffitto è stato nascosto l’impianto di condizionamento, che risulta così totalmente invisibile.

Il grande spazio centrale ospita i tavoli con i prodotti da vedere e provare, mentre dietro le vetrine più esterne trovano spazio agli accessori Apple e quelli dei prodotti di terze parti certificati Apple.

In terra troviamo la consueta pietra serena fortemente voluta da Steve Jobs in persona, che ne aveva ammirato il colore unico passeggiando per le vie del centro durante uno dei suoi numerosi viaggi in città, una pietra made in Tuscany, Firenzuola per la precisione.

Stranamente lo Store non era ultimato in ogni suo particolare. Il bancone in fondo, che dovrebbe ospitare il famoso Genius Bar, si presentava infatti completamente vuoto.

E proprio dal Genius Bar arriva una differenza con gli altri negozi della catena. Anche il famoso banco dedicato all’assistenza si allontana dalle pareti per diventare un’isola.

Al primo piano, in realtà un cosiddetto “mezzanino” come ce ne sono in tanti palazzi del centro, si trovano uffici, magazzino, insomma … soltanto spazi non destinati alla vendita e al pubblico.

Le porte si sono aperto alle 10 in punto, quando il cerimoniale fatto di applausi, urla, cori di benvenuto (Firenze, Firenze), sorrisi e strette di mano, si è consumato come siamo abituati a vedere ormai da anni, non prima però di aver consumato la consueta ed abbondante colazione offerta dai commessi: caffè e brioche per tutti !

Ai primi 1.000 visitatori è andato il consueto “cimelio” (la T-Shirt con la mela affiancata dal nome del negozio) che ha portato tante persone a mettersi in fila dalle prime ore del mattino, anche se l’affluenza è stata più lenta rispetto ad altre inaugurazioni. Alle 7 del mattino le persone in coda superavano a stento le 30 unità, ma poi la fila è andata man mano aumentando, gestita come sempre in modo impeccabile da un servizio di sicurezza di prim’ordine.

Sotto la nostra galleria fotografica …

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