Edison – Apple fa un passo indietro ?

Sembra un colpo di scena quello che riguarda la vicenda della libreria Edison di Piazza della Repubblica a Firenze. Dopo le notizie di fine settembre provenienti da Palazzo Vecchio, che indicavano come ormai raggiunto l’accordo con i vertici Apple per l’apertura del tanto atteso Apple Store del centro città, ci sarebbe una svolta dovuta alle tante polemiche suscitate dalla chiusura dell’ennesima libreria cittadina, soprattutto per far posto a prodotti di elettronica di consumo. La svolta arriverebbe da Apple stessa, e sarebbe dovuta ai veti incrociati provenienti dal mondo politico e sindacale sull’ipotizzato cambio di destinazione d’uso dell’immobile, oggi vincolato ad attività culturali, e al clamore della vicenda, che potrebbe avere ripercussioni negative su parte dell’opinione pubblica locale. Il Corriere Fiorentino riporta inoltre che “per i circa mille metri quadrati della libreria si sarebbero fatti avanti altri imprenditori con un nuovo progetto, che garantirebbe anche continuità“. La partita non sarebbe ancora del tutto chiusa, il sindaco Matteo Renzi, preoccupato che il fondo possa rimanere a lungo vuoto e inutilizzato, come accaduto al Cinema Gambrinus fino allo sbarco nella scorsa primavera dell’Hard Rock Cafè, potrebbe fare la differenza nella trattativa. Questo almeno è quanto si è appreso dall’acceso dibattito scaturito al termine dell’evento svoltosi al Mandela Forum in vista delle primarie del Partito Democratico, quando i 36 lavoratori della libreria Edison, che hanno raccolto otlre 20.000 firme per chiedere il mantenimento di una libreria in Piazza della Repubblica, hanno chiesto la firma all’attuale Sindaco fiorentino. Renzi ha dichiarato: “Non firmo una petizione verso me stesso. Tengo a sottolineare che la Edison è anche la mia libreria e a me sta a cuore moltissimo. Però, in quanto amministratore pubblico, se io devo tenere un immobile del genere chiuso per non fare una variante alla destinazione d’uso, sappiate che chiuso non lo tengo“. Approfondiamo la delicata questione …

Il Consiglio Comunale ha approvato una norma che impone su alcuni immobili del centro città, tra qui quello dove si trova la libreria Edison, una destinazione d’uso culturale. Nello specifico si parla di un 70% a funzione culturale ed il restante 30% a ristorazione ed altre attività commerciali.

L’ipotizzata modifica del vincolo, per far posto all’Apple Store, ha fatto nascere molti malumori in città, scatenando la reazione di alcune parti politiche e dei sindacati. La libreria Edison è considerato un patrimonio della città, luogo di cultura, incontro, e si vorrebbe fare il possibile per manterla in vita, dato che la sua chiusura non sarebbe legata tanto ad un negativo andamento delle vendite ma ad una questione contrattuale con Feltrinelli, proprietaria dell’immobile.

Renzi ha proseguito: “La Edison è un patrimonio di questa città, ma se non ci sono soluzioni per garantire un futuro commerciale e, (soprattutto) occupazionale bisogna inventarsi qualcosa”, “La priorità è mantenere i posti di lavoro”.

Un Apple Store come quello dei Gigli occupa circa 70 persone a tempo indeterminato, ci sarebbero quindi i presupposti per aumentare l’occupazione. Della trattativa farebbe parte anche l’impegno, chiesto dal Comune ad Apple, di riassumere tutti i 36 dipendenti della Edison, che dovrebbero comunque avere anche l’opportunità di essere riassunti dalla libreria che Feltrinelli avrebbe in programma di aprire nel 2013 in Santa Maria Novella.

La questione sembra quindi più politica che altro, e questo TamTam mediatico che avrebbe fatto fare un passo indietro ad Apple, rischia di far svanire una concreta opportunità per la città e per l’occupazione.

Il prossimo mercoledì a Palazzo Vecchio ci sarà un nuovo faccia a faccia col sindaco.

Nel frattempo i vertici Apple si sarebbero messi alla ricerca di un’altra soluzione, sempre in zona Piazza della Repubblica, ed il Corriere Fiorentino scrive che sarebbe già stato individuato un immobile alternativo. L’unico che ci viene in mente è quello attualmente occupato da H&M, che ha già un altro negozio in centro di fronte alla Loggia del Porcellino. Nei mesi scorsi era stata ipotizzata la chiusura, non sappiamo però su quali basi. La location sarebbe ottima, ma meno prestigiosa del locale della Edison, posto sotto i portici.

La mossa potrebbe anche essere strategica, ovvero Apple potrebbe agire in modo da non passare come la causa della sparizione dell’ennesima libreria cittadina, ma tra qualche mese per colei che scongiura la “bruttura” ed il degrado di un fondo tristemente abbandonato in pieno centro storico, garantendo lavoro a tempo indeterminato ad un numero importante di lavoratori.

Continueremo a seguire la vicenda e vi informeremo di ogni sviluppo.

Corriere Fiorentino

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