Google offre un servizio molto importante per creativi e typewriter, raccogliendo una gran quantità di caratteri open-source, con molte informazioni su di essi, comprese le statistiche di utilizzo che possono contribuire alla loro scelta. E’ Google Fonts, molto più di un archivio.
Continua a leggere Google Fonts, i migliori font open-source per il webCategoria: Gratis
Shazam introduce la ricerca tramite le parole del testo
Tutti conosciamo Shazam e siamo abituati alla sua “magia”, che permette di identificare un brano tramite pochi istanti di ascolto. Con l’ultimo aggiornamento c’è una nuova possibilità che puó tornare veramente utile …
Continua a leggere Shazam introduce la ricerca tramite le parole del testoUn motore di ricerca per fotocamere rubate
Stolen Camera Finder è un motore di ricerca che analizza i dati EXIF delle foto pubblicate sul web, alla ricerca del numero seriale di una fotocamera rubata. Realizzato dal programmatore Matt Burns, Stolen Camera Finder chiede all’utente di caricare una vecchia foto da cui estrapolerà il seriale, per poi usarlo per cercare altre foto realizzate con la stessa fotocamera. È bene usare una foto non modificata da software che potrebbero non aver mantenuto tutti i metadata. Il servizio è gratuito e sul sito potete trovare anche un lungo elenco di fotocamere che hanno il seriale compatibile con la lettura del servizio.
Servizio di verifica IMEI / Seriale di un iPhone, iPad o iPod touch
Apple ha reso disponibile un nuovo servizio web che permette, inserendo il codice IMEI oppure il numero seriale del dispositivo iPhone, iPad o iPod touch), di verificare se l’utente ha attivato o richiesto il blocco da remoto (Activation Lock o Blocco Attivazione) disponibile da iOS 7, evenienza che lo fa ritenere un dispositivo rubato. Una volta inserito il codice identificativo, esso viene controllato all’interno di un database Apple costantemente aggiornato. Servizio molto utile a tutti coloro che si apprestano ad acquistare un dispositivo rubato e pertanto un metodo efficace di dissuasione al furto.
Mega – “L’azienda della Privacy” per il Cloud Storage di Kim Dotcom
Da poche ore è partito MEGA, l’atteso servizio di cloud storage realizzato da Kim Dotcom, padre del famoso Megaupload chiuso esattamente un anno fa. Questa volta il servizio, ancora in fase beta, si basa su un sistema di codifica che crittografa tutti i file caricati e tutti i trasferimenti dati da e verso MEGA, rendendone possibile l’accesso e la decodifica solo a chi ha caricato i file e agli utenti ai quali l’utente ha comunicato la chiave di codifica RSA a 2048 bit. MEGA si dichiara “L’azienda della Privacy“, e chiama il sistema con l’acronimo UCE (Crittografia dell’Utente Controllato). Sul sito si può leggere la seguente dichiarazione: “Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, famiglia, casa o nella sua corrispondenza. Ogni individuo ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Articolo 12)”. Chiunque si registrerà al servizio otterrà un accounto con ben 50GB di spazio gratuito, espandibile a pagamento da 500GB a 4TB di spazio, con una banda da 1TB a 8TB, ad un costo variabile da 9,99€ a 29,99€ al mese. Il successo è stato tale che nelle prime ore è stato difficile completare la registrazione e caricare anche piccoli file, si parla di 100.000 registrazioni in meno di un’ora e oltre 250.000 nelle prime due ore. Mega consiglia l’utilizzo del browser Google Chrome, l’unico a supportare tutte le caratteristiche del servizio. Prossimamente saranno disponibili specifiche App per il settore mobile e client dedicati a OS X, Windows e Linux. Mega
Alla scoperta del Data Center Google di Lenoir
Volete andare alla scoperta di uno degli enormi datacenter attraverso i quali Google gestisce i propri servizi web ? Potete farlo grazie a questo filmato che mostra la navigazione effettuabile sfruttando le immagini presenti su Street View relative a esterno ed interno del Data Center di Lenoir, nella Carolina del Nord. Nel filmato potete vedere le sale dove si trovano i server, le modalità di raffreddamento degli ambienti e le zone ricreative per i dipendenti. A voi le immagini …
WhatsApp e iPhone 3G – Bugie o mezze verità ?
Molti in questi giorni si stanno chiedendo perchè WhatsApp non funzioni più l’iPhone 3G, ovvero il primo iPhone giunto ufficialmente in Italia nel “lontano” 2008. Secondo quanto si legge sul blog del servizio, non si tratterebbe di una scelta degli sviluppatori, ma della conseguenza del fatto che l’ultima versione di Xcode 4.5, il solo tool a disposizione degli ingegneri per sviluppare applicazioni per la piattaforma iOS, ha stoppato il supporto alle versioni del sistema operativo antecedenti alla 4.3, tagliando fuori lo storico modello. Come vi spiegheremo tra poco, la situazione non è ancora molto chiara, ma le cose non stanno propriamente come scritto da WhatsApp ! Continua a leggere WhatsApp e iPhone 3G – Bugie o mezze verità ?
Instagram – Aggiornati i Termini del servizio e la Privacy policy
Instagram ha aggiornato nuovamente i termini del servizio per chiarire le reali intenzioni e riportando la parte relativa all’advertising alla sua precedente versione, che è anche quella originale, in vigore sin dal lancio del servizio avvenuto nell’ottobre del 2010. Proseguendo potrete leggere il testo integrale pubblicato sul blog di Instagram a firma del co-fondatore Kevin Systrom … Continua a leggere Instagram – Aggiornati i Termini del servizio e la Privacy policy
Instagram rassicura circa i diritti sulle foto degli utenti !
La prima modifica ai termini d’utilizzo di Instagram dopo la finalizzazione dell’acquisizione da parte di Facebook ha scatenato le ire della stragrande maggioranza degli utenti. Secondo il nuovo testo Instagram avrebbe il diritto di vendere le immagini degli utenti, ottenere un compenso, non condividerlo con l’utente stesso e neanche informarlo dell’avvenuta transazione economica. A distanza di poche ore arriva però un chiarimento, o una marcia indietro, da parte del co-fondatore Kevin Systrom. Secondo un suo post sul blog di Instagram, l’intenzione non sarebbe stata quella di vendere le foto caricate dagli utenti, ma di preparare la strada a nuovi strumenti pubblicitari, e la società starebbe lavorando ad un aggiornamento dei termini di licenza d’uso che faccia chiarezza, eliminando ogni eventuale ambiguità. Il testo nella attuale versione entrerebbe in vigore il prossimo 16 gennaio, ma attendiamo sviluppi e vi teniamo aggiornati !
Dropbox – 10GB di spazio gratuito per centinaia di utenti
Novità per Dropbox, il noto servizio per la pubblicazione online e condivisione di file di vario genere supera i 100 milioni di utenti, e per festeggiare il traguardo raggiunto premierà alcuni di coloro che con un’immagine o un filmato, ed un testo di massimo 140 caratteri, sapranno comunicare in modo efficace il modo unico in cui utilizzano il servizio. “100 million thanks, your story of how you use Dropboox inspire us to built it” è il testo che accompagna la pagina per inviare il file che avrete scelto di condividere. Il premio consiste in 10GB di spazio aggiuntivo, che sale al 100GB per le dieci testimonianze più convincenti. Altra novità appena introdotta è la localizzazione del sito in italiano, frutto del lavoro Stefano Cayre e Pierpaolo Baccichet, due italiani che lavorano da qualche tempo nella sede di San Francisco della società.
Google condannata per il servizio gratuito Google Maps
Dalla Francia arriva la notizia della condanna di Google per abuso di posizione dominante. Oggetto del contendere è stato il servizio gratuito Google Maps, che Google può permettersi di finanziare grazie alla vendita di pubblicità mirata in base al pofilo degli utenti, quindi pubblicità con un più alto grado di conversione, che si traduce in un maggiore ritorno per gli advertiser. La denuncia era arrivata da Bottin Gartographes, una società che ha come core business proprio la vendita di cartografie e mappe, e che ha puntato l’indice contro la società di Mountain View per concorrenza sleale. Secondo la società francese l’operazione di Google è tesa ad eliminare la concorrenza, per poter poi trasformare il servizio da gratuito a pagamento. La Corte ha riconosciuto l’istanza della società francese, ed ha emesso una sentenza che ha punito Google con 15.000€ di penale e 540.000€ di risarcimento da versare nelle casse della società denunciante, ma certamente ci sarà un ricorso in appello. Gizmodo
iTunes match – Rilascio imminente !
Apple ha informato gli utenti della beta del servizio iTunes Match che le attuali librerie verranno azzerate alle ore 10 di sabato 12 novembre, come passo preliminare al lancio ufficiale del servizio. Dopo aver mancato l’annunciata scadenza di fine ottobre, Apple pare quindi ad un passo dalla partenza di questo elemento importante della nuvola iCloud. Ecco il testo della comunicazione inviata:
As we prepare for the launch of iTunes Match, we will be deleting all current iCloud libraries on Saturday, November 12th at 10 AM PST.
Please turn off iTunes Match on all of your computers and iOS devices. On your computer, choose Store > Turn off iTunes Match. On your iOS device, tap Settings > Music, then turn off iTunes Match. On your Apple TV, please choose Music > Turn off iTunes Match.
The songs on your computer should not be affected. As always, please backup regularly and do not delete the music you add to iCloud from your computer.
Apple scrive agli utenti MobileMe
All’indomani della presentazone dei servizi iCloud, Apple scrive una mail a tutti gli utenti MobileMe per spiegare il futuro del loro abbonamento. Con la registrazione a iCloud, l’utente avrà la possibilità di specificare il proprio account MobileMe per mantenere l’indirizzo di posta elettronica e per spostare tutte le mail, i contatti, i calendari ed i bookmark sul nuovo servizio. L’abbonamento MobileMe in corso verrà automaticamente e gratuitamente esteso al 30 giugno 2012, dopo tale data MobileMe non sarà più disponibile. Prosegui per leggere il testo in inglese … Continua a leggere Apple scrive agli utenti MobileMe
WWDC 2011 – Alla scoperta di iCloud
Apple ha presentato iCloud, un insieme di nuovi servizi gratuiti ed integrati con le applicazioni per Mac, PC, iPhone, iPad e iPod touch, che permettono di archiviare automaticamente in modalità wireless i propri contenuti e, sempre in automatico, trasmetterli a tutti i propri dispositivi. iCloud è la soluzione studiata da Apple per rispondere alle esigenze di sincronizzazione dei nostri dati, dei documenti e dei contenuti multimediali. iCloud sarà disponibile gratuitamente per gli utenti di Lion e iOS 5 in autunno, contestualmente al rilascio di iOS 5, ma già da oggi viene rilasciata una beta per gli sviluppatori. iCloud va a sostituire i servizi MobileMe, che cesserà di esistere al 30 giugno 2012. Steve Jobs ha tenuto a precisare che il software che gestisce il nuovo servizio è stato completamente riscritto rispetto a MobileMe. Tutti gli attuali sottoscrittori di MobileMe avranno un’estensione gratuita del servizio fino a tale data. Scopriamo insieme tutti i dettagli attraverso ilcomunicato stampa ufficiale rilasciato da Apple (in italiano) … Continua a leggere WWDC 2011 – Alla scoperta di iCloud
Street View blocca le Google-Car in Germania, Bing arriva !
Google non aggiornerà più le immagini del servizio Street View in Germania, l’annuncio inaspettato è probabilmente legato ai guai con la giustizia tedesca a seguito delle proteste di cittadini e intere famiglie per far sì che venissero nascoste le proprie automobili e persino interi edifici. In Germania si sono verificati episodi curiosi per il servizio, come il parto in strada immortalato dalle immagini della Google Car, l’oscuramento di un intero paese ed il lancio di uova contro alcuni edifici “oscurati” sulle mappe. Se Google va Microsoft arriva, pare infatti che la società di Redmond stia per lanciare il proprio servizio Bing Maps Streetside in Europa, a partire proprio dalla Germania. Microsoft pensa di poter superare le difficoltà comunicando pubblicamente con anticipo le date relative al passaggio delle Bing-Car, permettendo poi a chi desidera non far comparire la propria casa di segnalarlo su un apposito sito web; la rimozione è promessa nel giro di 48 ore.