Un’esperienza di digital divide in due screenshot

Si fa un gran parlare del cosiddetto “digital divide”, ovvero la differenza che c’è tra le diverse zone della nostra penisola per quanto riguarda l’infrastruttura necessaria alle telecomunicazioni, stiamo parlando di cavi, fibra ottica e centrali che devono, o dovrebbero, portare la banda larga nelle nostre abitaizoni. Il problema italiano è legato alle caratteristiche geografiche e morfologiche del territorio e, soprattutto, ai postumi di un monopilio durato troppo a lungo, e nei fatti mai completamente eliminato, che ha penalizzato lo sviluppo. Ma in pratica in cosa si traduce questo digital divide ? Vi proponiamo due screenshot ripresi a distanza di breve tempo in provincia di Firenze, nello specifico Firenze città e un piccolo Borgo del Mugello solo recentemente raggiunto dalla ADSL, durante il download dell’ultimo aggiornamento a Mac OS X. Forse si tratta di una situazione limite, ma la dice lunga sul divario di prestazioni che è possibile riscontrare in certi momenti. Valutate voi …

Digital Divide - Screenshot 64 oreDigital Divide - Screenshot 11 munuti

Nello specifico queste le due connessioni:

Panicaglia – Borgo San Lorenzo (FI) – Infostrata FLAT con ADSL su DSLAM Ethernet Light fino a 640 KBbp/s

Firenze – Infostrada Tutto Incluso con ADSL da 8 Mbit/s su rete Infostrada

4 commenti su “Un’esperienza di digital divide in due screenshot”

  1. Il mio screen-shoot, quello di 86 ore, mette un po’ d’ansia… meno male che alla fine ci sono volute solo 5 ore… certo rispetto agli 11 minuti viene rabbia, anche perché le compagnie telefoniche beccano gli stessi soldi per servizi alla fine mooolto differenti.

  2. Nel mio caso la velocità è stata molto costante.
    Nel tuo ci sono stati evidentemente dei picchi negativi esagerati, dove di dati ne passavano ben pochi, e comunque 5 ore è sempre un tempo esagerato !
    Fammi sapere come va appena ti aggiornano la centrale.

  3. Effettivamente lamentiamo, oltre alla normale bassa velocità, ulteriori e notevoli rallentamenti.
    Spesso sono dovuti alla contemporanea navigazione di diversi utenti, spesso sono dovuti al meteo: strano a dirsi ma quando piove sembra di andare alla velocità delle barche… a remi!!!
    La centralina adesso si basa su un sistema chiamato MiniDSLAM (una rimanenza di magazzino sicuramente) mentre la prossima avrà una tecnologia che permetterà a più utenti di connettersi contemporaneamente senza (spero) abbassamenti nella velocità di navigazione che però non dovrebbe essere molto lontana dall’attuale.

  4. Articolo di oggi, 3 dicembre 2010, apparso su “La Nazione” sezione dedicata al Mugello-Valdisieve e riguardante il Wi-Max mugellano a firma Carlo Guidotti.
    Si parla di uno stanziamento di 6,5 milioni di euro (di cui 5 erogati dalla provincia, quindi soldi pubblici) a fronte di nemmeno 400 utenti collegati.
    I lavori, iniziati nel 2005, sono terminati nella loro prima fase nel 2009 con un bacino di utenti tra i 240 e i 400, con un costo sostenuto per ciascun utente di quasi 20.000 euro.
    Se questi soldi li avessero spesi per modernizzare le centraline esistenti avrebbero fatto sicuramente un lavoro migliore.

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