Corrado Calabrò, presidente dell’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha iniziato in questi giorni ad ascoltare i più importanti interlocutori del settore, partendo dall’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabé, che ha illustrato i piani di sviluppo del gruppo per quanto riguarda la rete fissa e mobile. Vediamo i dettagli emersi dall’incontro …
Secondo i piani di sviluppo del gruppo relativi al potenziamento dell’infrastruttura fissa e mobile emerge la forte volontà di Telecom Italia di investire sulla trasformazione della rete mobile e di sviluppare la rete in fibra ottica iniziando dalle grandi città.
I fatti concreti sono che entro Natale la società promette di portare la fibra ottica a Roma, Milano, Catania, Bari, Venezia e Torino, servendo un bacino di circa 520.000 clienti. Successivamente sarà la volta di Firenze, Bologna, Napoli, Genova, Verona, Padova e Palermo. Per quanto riguarda la rete mobile la velocità di accesso alla rete mobile sarà portata a 21 Mbit/s entro l’anno, a 42 Mbit/s entro il 2011, per arrivare poi in tempi non ancora ben definiti, grazie alla tecnologia LTE (Long Term Evolution), a 100 Mbit/s.
Tutto questo non risolve però il nodo del cosiddetto Digital Divide, ovvero l’impossibilità di accedere alla rete da alcune zone del territorio, o la grande disparità di prestazioni della rete da zona a zona.
Su questo argomento vi segnaliamo un link estremamente interessante relativo alla banda larga su rete fissa. Si tratta di una pagina di Telecom Italia costantemente aggiornata, dove viene elencata la copertura geografica delle centrali telefoniche distribuite sull’intero territorio nazionale, per ciascuna di esse è possibile verificarne lo stato, evidenziando quelle sature, ovvero che non possono offrire nuove attivazioni, quelle per le quali sono già stati pianificati lavori di potenziamento (con la relativa data), e quelle di nuova attivazione.
Su 500 centrali giunte a saturazione Telecom Italia ha già annunciato il potenziamento per circa 300 di esse entro la fine del 2010. Questo permetterà a Telecom Italia e agli altri operatori che si appoggiano sulla sua rete di offrire nuove attivazioni senza pregiudicare il servizio degli abbonati già attivi.