Telecom Italia passa al depeering, ovvero taglia le interconnessioni gratuite tra gli operatori attive dal 1996. Secondo l’AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) questa scelta influirà negativamente sul funzionamento di internet e sulla concorrenza, a causa dei percorsi più lunghi, e quindi più lenti, che dovranno seguire i pacchetti dati, e ai costi chiesti agli operatori minori (con i maggiorni prosegue il peering privato) per le interconnessioni divenute a pagamento. Telecom aveva attivato il peering per effetto di una decisione dell’Antitrust, che lo aveva imposto come condizione per concedere l’autorizzazione all’acquisizione di Video Online, con la quale si sarebbe generata altrimenti una posizione dominante di Telecom sul mercato. Negli anni, denuncia l’AIIP, la posizione dominante però si è addirittura rafforzata, per questo viene ritenuto illegittima questa decisione. Renato Brunetti, Presidente di AIIP, ha dichiarato “il rischio è che la rete tenda a ‘collassarsi’ in Telecom, che finirebbe per controllare l’intera rete ed i servizi IP in Italia“, mantre il Vice Presidente Marco Fiorentina ha aggiunto: “Il governo italiano punta giustamente all’innovazione ed alla crescita del Paese, ma scelte come questa di Telecom vanno in direzione opposta. Pensiamo che AGCOM e l’Antitrust debbano intervenire al più presto“. La richiesta dell’AIIP è il ripristino immediato delle condizioni precedenti al depeering, sottolineando come l’esistenza di un sistema pubblico di NAP in Italia rappresenti un vero e proprio valore utile a salvaguardare l’indipendenza della rete: “Internet è un bene comune da tutelare, poiché prezioso e strategicamente indispensabile“.