L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha annunciato le linee guida per l’accesso ai condomini per la realizzazione degli allacci alla fibra ottica. Un passo importante per agevolare utenti e operatori, ed evitare che la promessa copertura FTTH resti invischiata in problematiche burocratiche e interpretazioni legislative.
Lo scopo dell’Autorità è stato quello di stabilire le basi normative necessarie poter permettere il completamento degli allacci alla rete dei condomini, passo preliminare all’effettivo allaccio delle utenze, e superare così le problematiche dovute a diverse interpretazioni normative che stanno generando ritardi sulla tabella di marcia stabilita dall’Europa.
Nelle aree urbane e rurali deve essere infatti garantito entro il 2025 l’accesso ad una connettività con un downlink di almeno 100Mbps, e con un potenziale sviluppo a 1Gbps.
Le Linee Guida si propongono, in primo luogo, di richiamare in modo unitario il quadro normativo di riferimento onde assicurarne una corretta e completa comprensione, così da scongiurare contenziosi derivanti esclusivamente dalla mancata o scarsa conoscenza del vigente quadro normativo in materia.
Nell’articolo 2 viene chiarito che lo sviluppo della rete in fibra ottica comporta, per poter raggiungere la terminazione di rete del cliente, diverse tipologie di intervento nella proprietà privata con passaggio e appoggio di fili, cavi, tubature, elementi di rete, supporti. In caso non sia già presente un impianto in fibra ottica nell’edificio, agli interventi fatti nelle aree esterne all’immobile si aggiunge la necessità di accesso alle parti comuni dell’edificio e all’infrastruttura fisica per il passaggio dei cavi in fibra ottica nella colonna montante e negli sbracci orizzontali.
Da evidenziare relativamente all’articolo 2, che “non è necessario, in ragione di quanto già previsto dalla normativa vigente, procedere a convocare assemblee condominiali per avviare la cablatura“.
L’articolo 3 delle Linee Guida fornisce alcune indicazioni agli operatori per il corretto svolgimento delle attività di sviluppo della rete in fibra ottica, raccomandando di evitare la inutile duplicazione della rete in fibra ottica dell’immobile, invitando gli operatori ad utilizzare l’infrastruttura presente, se esistente. Viene, infine, evidenziato il principio secondo cui le opere vanno realizzate a regola d’arte e nel rispetto della normativa tecnica vigente, con ripristino di eventuali danni o manomissioni intervenuti nel corso dei lavori.
L’articolo 4 contiene le indicazioni sulle condotte da tenere per facilitare l’interazione tra Operatore e proprietario dell’immobile nella fase successiva all’invio della richiesta di accesso da parte dell’operatore. Il rispetto di tali indicazioni di massima dovrebbe, allo stesso tempo, prevenire le liti dovute alle condotte tenute dalle Parti. In tal caso le Linee Guida, seppur non forniscano procedure vincolanti per le parti, richiamano alcuni principi mutuati dall’esperienza regolamentare e di risoluzione di analoghe controversie dell’Autorità in materia di accesso alle infrastrutture.
L’articolo 5 fornisce alcune indicazioni per l’accordo, tra operatore e Condominio, sui prezzi di accesso alle infrastrutture esistenti nell’edificio, ai sensi degli articoli 3, 8 e 9 del d.lgs. 33/2016, e sulle modalità di gestione delle attività di attivazione e riparazione dei servizi.
Per i valori economici le Linee Guida suggeriscono alle parti di far riferimento a quanto stabilito dall’Autorità in casi analoghi nelle delibere di analisi di mercato o di approvazione delle offerte di riferimento e adottate dall’Autorità nella definizione delle controversie.
L’art. 6 delle Linee Guida chiarisce in che modo l’Autorità intende orientarsi nella risoluzione di una controversia instaurata ai sensi dell’art. 8 del d.lgs 33/2016. In caso di controversia, l’Autorità deciderà caso per caso tenendo presente il quadro normativo di cui all’articolo 2 e le indicazioni fornite ai successivi articoli 3, 4 e 5 delle Linee Guida.
“La delibera di oggi“, ha dichiarato il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, “è un contributo importante per dare chiarezza interpretativa e certezze di comportamento ai cittadini, ai condomini e alle aziende al fine di favorire la massima connettività veloce ed efficiente. Il metodo della consultazione pubblica, che coinvolge cittadini e operatori, permetterà di avere indicazioni chiare e condivise. Agcom conferma così il suo impegno nell’agevolare la necessaria transizione tecnologica del nostro Paese nel rispetto delle regole e a favore di tutti i cittadini”.
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Fonte: AGCOM.
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