Sony Alpha A7c, questo è il nome del prodotto con cui la casa nipponica entra nel segmento delle fotocamere full-frame compatte. Si tratta di una sorella minore della a7III, dato che utilizza lo stesso sensore 35 mm Exmor R CMOS BSI da 24.2 megapixel con stabilizzazione IBIS a 5 assi.
E’ una macchina destinata ai clienti che vogliono fare il salto di qualità da fotocamere con sensori più piccoli (APS-C o Micro Quattro Terzi), ma vogliono maniere dimensioni contenute e peso leggero.
Panasonic, Nikon e Canon già sono entrati nel segmento compatto rispettivamente con i modelli S5, Z5 e RP, mentre Sony, che aveva puntato proprio sulla compattezza con la sua prima a7, ha visto pian piano lievitare le dimensioni durante la naturale evoluzione del prodotto, lavorando su ergonomia dei comandi, impugnatura e durata della batteria. Si è quindi aperto lo spazio per un modello più piccolo, che assomiglia più ad una alpha della serie 6000, con il mirino spostato di lato e la calotta superiore piatta (o assente che dir si voglia).
Il corpo in lega di magnesio pesa solo 509 grammi, circa 140 grammi in meno rispetto alla a7III e solo 6 grammi in più rispetto alla a6600. Sony su questo fronte ha fatto un gran lavoro, come sulle dimensioni. Lo spessore totale, impugnatura compresa, è di 59,7 mm, rispetto ai 73,3 mm della a7III e ai 59 mm della a6600. L’altezza è invece di 71,1 mm, a metà strada tra i 95,6 mm della a7III ed i 66,9 mm della a6600.

Il processore Bionz X offre le stesse prestazioni di raffica e autofocus della a7III, permettendo di scattare con una gamma di sensibilità compresa tra 100 e 51.200 ISO. L’autofocus ibrido è dotato di 693 zone a rilevazione di fase e 425 zone a rilevazione di contrasto, proprio come la Sony A7 III, beneficiando però degli ultimi algoritmi inseriti nei modelli più recenti, come la funzione Real Time Eye AF che permette di inseguire l’occhio di persone e animali (utilizzabile anche durante la registrazione dei video). Lo scatto a raffica arriva a 10 fps, e permette di ottenere 115 Raw e 223 JPEG.
Nessun compromesso nemmeno a livello video. E’ possibile registrare filmati 4K 30p sfruttando l’ingresso per il microfono esterno e l’uscita cuffie, entrambi su jack da 3,5mm. Il tasto di avvio della registrazione video è molto più ampio, ed è stato spostato sul lato superiore, vicino al pulsante di scatto, molto più pratico.
Sony, con estrema lentezza, ogni tanto ascolta i feedback dei clienti e su questo modello ha inserito un display vari-angle che permette maggiore flessibilità nell’orientazione rispetto a quello di A7 III, nuove angolazioni di ripresa, oltre alla possibilità di ruotarlo e coprirlo, per proteggerlo dai graffi.
La connessione sfrutta il più moderno connettore USB-C con power supply, per alimentare la fotocamera quando in uso tramite caricatore o power bank.
La compattezza effettiva di una fotocamera con ottiche intercambiabili è data però anche dall’ingombro delle ottiche, ed ecco che Sony presenta l’obiettivo FE 28-60mm f/4-5.6, molto leggero e compatto e dal design collassabile, che permette di ritrarre l’ottica quando non in uso e risparmiare spazio nella borsa. Questo obiettivo porta il peso del kit copro+obiettivo a 676 grammi, rispetto ai 945 grammi della abbinata a7III + FE 28-70mm.
Tanti pregi quindi per questo nuovo modello, ma ovviamente ci sono dei compromessi da accettare, come la posizione del mirino, con un fattori di ingrandimento molto diverso, il singolo slot di memoria, un impugnatura meno salda, l’assenza dei tasti C personalizzabili ed il joystick per lo spostamento del punto di messa a fuoco. Per muovere il punto di messa a fuoco è necessario sulla a7C effettuare una doppia azione, con meno immediatezza.
Nonostante le dimensioni ridotte, anche dell’impugnatura, Sony è riuscita a utilizzare la più recente batteria NP-FZ100, nata per la A9 e poi passata a tutte le full frame della gamma. Una batteria che garantisce un’autonomia più elevata rispetto al passato.
La a7c è disponibile tutta nera oppure in stile vintage, con la parte alta in acciaio.
Veniamo al prezzo. La A7c viene proposta ad un prezzo di listino di 2.100€, decisamente elevato, anche se dobbiamo considerare che la a7III è disponibile sul mercato a prezzi ben inferiori rispetto a quello di listino di 2.300€, e pertanto anche il prezzo di questo a7c si assesterà ben presto, se non da subito, sotto la soglia psicologica dei 2.000€. La a6600, il modello sottostante in formato APS-C, sta a listino a 1.600€.
Cosa ne pensate di questo nuovo prodotto ?
Potrà questa a7c sostituire in futuro la a7III nel corredo di fotografi professionisti o amatori evoluti, oppure resterà una buona opportunità come secondo corpo macchina leggero e compatto da affiancargli ? Convincerà al passaggio da APS-C a full-frame gli amatori evoluti che fino ad ora non si sono convinti a causa delle dimensioni, oppure il prezzo sarà un ostacolo importante ?
Fatecelo sapere con i commenti.

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