Un gruppo di ingegneri dell’università dell’Illinois ha messo a punto un polimero in grado di rigenerarsi arrivando a riparare da solo fratture grandi fino a 3 cm. Tutto questo è reso possibile grazie ad una struttura interna che ricorda quella dei sistemi vascolari biologici come i capillari umani. I materiali auto-riparanti non sono una novità, ma fino ad ora riuscivano a sistemare danni microscopici. Grazie al nuovo approccio, la rete di canali creata all’interno del polimero trasporta sul luogo dell’intervento i materiali rigenerativi necessari che, unendosi, avviano la procedura di riparazione: prima attorno al buco si forma un’armatura in gel che poi solidifica in una struttura solida e robusta. Scopri ulteriori dettagli …
Lo studio è stato pubblicato su Science.
I ricercatori guidati da Scott White, professore di chimica, hanno affermato di essere riusciti a riempire aree di oltre 35 millimetri di diametro in 20 minuti, ripristinando nel giro di 3 ore anche le funzioni meccaniche del materiale, che recupera il 62% della sua forza originaria.
Polimeri con queste proprietà potrebbero essere utilizzati per danni procurati dai proiettili, per parti della carrozzeria di un’auto, per componenti di vario genere che, riparandosi da soli alle prime avvisaglie di rottura, evitano anche che il danno peggiori gradualmente.
“Per la prima volta abbiamo dimostrato che si può rigenerare materiale perduto in un polimero strutturale. Prima di questo momento, se eliminavi un pezzo di materiale esso era perduto. Oggi non è più così, questo materiale può ricrescere”.
Di seguito, il video in cui è spiegata la ricerca e mostrato il fenomeno.
Fonte: http://www.ingegneri.info/il-materiale-di-domani-sara-la-plastica-auto-riparante-_future_x_292.html