Ogni tanto ci sono quelle notizie che ti lasciano un attimo senza parole … ottenere intercettazioni audio utilizzando una lampadina, o meglio utilizzando le variazioni della sua luce causate dalle onde sonore che la colpiscono, da una distanza di 25 metri.
Il principio è semplice … gli oggetti vibrano quando le onde sonore di una conversazione, di una canzone li colpiscono. I ricercatori spiegano che quando ciò avviene la lampadina ha una piccola vibrazione nell’emissione della luce. Osservare anche a distanza questa variazione permette di ricostruire l’onda sonora e quindi l’audio che l’ha colpita.
I ricercatori hanno denominato questa tecnica Lamphone.
La distanza può essere aumentata utilizzando strumentazioni idonee ad osservare la luce a grandi distanze, anche con un telescopio; tutto quello che occorre è che la fonte sonora sia sufficientemente vicina alla lampadina e che il tono della voce o il volume dell’audio sia sufficientemente alto.
La tecnica Lamphone permette di ottenere l’audio in tempo reale.
Per maggiori informazioni leggi la pubblicazione intitolata Lamphone: Real-Time Passive Sound Recovery from Light Bulb Vibrations.
Il lavoro dei ricercatori sarà presentato ad agosto alla Black Hat security conference.
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Niente di nuovo.
Un mio conoscente, esperto di elettronica e sempre molto curioso, sostiene che da svariati anni i “servizi segreti” possono origliare tranquillamente puntando un microfono-laser sulle finestre e registrare le conversazioni leggendo le vibrazioni dei vetri.
Dalle vibrazioni dei vetri … notevole !
Non lo sapevo !