La Birmania sta attraversando ore terribili, con la protesta pacifica dei monaci Buddhisti e cittadini birmani contro il regime militare di Myanmar repressa con le armi. Tra censura, perquisizioni e arresti, i blog dei giovani studenti birmani e i messaggi eMail stanno diventando l’unica fonte di informazione e testimonianza di ciò che sta avvenendo, ma le autorità cercano di arrestare gli attivisti, chiudere i blog,
bloccare Internet e le connessioni ad alta velocità.
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Da tempo si parla dell’invasione dei blog, di un eccesso di parole, di un decadimento della qualità di quanto disponibilie in rete come diretta conseguenza della facilità con la quale ognuno di noi può diventare fruitore e fornitore di contenuti con una semplicità che sta rivoluzionando il settore dei media e della comunicazione.
I fatti della Birmania stanno dimostrando però anche la forza di questo approccio all’informazione, difficilmente controllabile da parte dei regimi dittatoriali, riesce a filtrare attraverso la censura per fornire al mondo una preziosa testimonianza di fatti che rischiano altrimenti di passare sotto silenzio.
Qualche link:
– Blog della Bbc, che raccoglie messaggi e notizie provenienti dal paese
– Video di YouTube, girati con smartphone e piccole videocamere portatili