Il nuovo sito del Ministero delle Comunicazioni ha pubblicato la situazione relativa alla penetrazione dell'ADSL aggiornata a settembre del 2006.
Una percentuale pari all' 88% della popolazione è raggiunta dalla cosiddetta banda larga, ma circa 6 milioni di cittadini sono a rischio "digital divide" nonostante lo sviluppo avuto negli ultimi anni dalle infrastrutture telematiche.
Nel 2001 lo stesso dato si fermava ad un misero 40% della popolazione, è quindi innegabile che di strada ne è stata fatta molta, ma quella che resta da percorrere è la più difficile, a causa di un territorio morfologicamente difficile da coprire. Le regioni con i livelli più elevati di copertura ADSL sono aree metropolitane e zone del territorio pianeggianti e ad alta densità di popolazione: Puglia, Lombardia, Lazio e Ligura in testa, con valori superiori al 90%.
Le zone più penaizzate sono il Molise, la Valle d'Aosta e la Basilicata, in cui un abitante su quattro non è raggiunto dalla banda larga.
A settembre 2006 il 12% della popolazione italiana, circa 6 milioni di
cittadini, risiede in zone di digital divide infrastrutturale,
ovvero in aree dove i collegamenti a banda larga possono essere
realizzati solo attraverso costosi collegamenti dedicati o soluzioni
satellitari e non con la tecnologia che oggi è considerata di
riferimento per la banda larga, cioè l’ADSL.
Dati più dettagliati sono disponibili, insieme ad una cartina nel nostro "stivale, sul sito comunicazioni.it.