Altroconsumo si interessa dell'iPhone, prendendo in considerazione la
legislazione in vigore per verificare se sia possibile che Apple
immetta sul mercato un prodotto legato con un contratto di 24 mesi ad
un singolo operatore senza possibilità di una scelta diversa da parte del consumatore. Bhè … pare proprio che non sia così …
La Francia ha una legislazione simile alla nostra, ma i termini dell'accordo tra Apple e Orange non sono ancora noti. L'Arcep (l'Autorità francese delle comunicazioni) ha dichiarato che "è un diritto del consumatore, sei mesi dopo l'acquisto di un apparecchio, di chiedere all'operatore di "sbloccarlo". "In questo caso il gestore non può opporsi". Ed infatti la Francia avrà l'iPhone Sim-unlocked per il quale si è parlato di un costo di 999€, ma ancora una fitta nebbia avvolge questa opzione.
Altroconsumo anticipa i tempi chiedendo che la futura commercializzaizone in Italia dell'iPhone avvenga nel pieno rispetto delle leggi nazionali, delle delibere del Garante delle Comunicazioni e dei diritti dei consumatori. L'AGCOM ha sancito che il Sim Lock non possa durare oltre 18 mesi e che il costo di un apparecchio bloccato dovrà essere molto più basso rispetto al suo prezzo pieno.
A questo si aggiunge la legge Bersani che ha stabilito il diritto di recesso da parte del consumatore in qualunque momento del contratto stipulato, senza la possibilità dell'applicazione di penali da parte dell'operatore. Esiste inoltre l'obbligo di vendere un apparecchio sia nella versione "bloccata" che in quella "sbloccata", ovviamente con una differenziazione di prezzo.
Il livello di guardia sarebbe ancora più alto, secondo Altroconsumo, perché Apple detiene il 75% del mercato dei lettori di musica digitale ed ha un sistema chiuso a terze parti (che è già sotto indagine in Francia) e di conseguenza comincia a farsi concreto il rischio che possa estendere la sua posizione dominante nel mercato degli apparecchi integrati (lettori di musica-telefonino-smartphone).
La possibile esclusiva a Telecom, operatore che è già stato notificato per la sua notevole forza di mercato, potrebbero esserci dei seri pericoli di tipo concorrenziale.
Fonte: Altroconsumo