La Wi-Fi Alliance ha recentemente annunciato che la tecnologia Wi-Fi si appresta ad un nuovo importante sviluppo, supportando i 6 GHz. Si tratta di una porzione dello spettro che potrebbe presto essere concessa senza licenza dagli enti regolatori. Nasce così un nuovo standard, il Wi-Fi 6E, per distinguerlo dal Wi-Fi 6 che supporta i 5GHz.
Lo spettro dei 6GHz offre una maggior disponibilità di canali più ampi e uno spettro meno soggetto ad interferenze da parte dei dispositivi Wi-Fi 4 e Wi-Fi 5.
Tutto questo andrà a beneficio di:
- streaming video ad alta definizione;
- realtà virtuale;
- supporto di più utenti Wi-Fi contemporaneamente anche in ambienti congestionati;
- aree rurali dove le reti mobili 5G non possono offrire coprire in modo conveniente.
La Wireless Broadband Alliance (WBA), organismo dedicato al miglioramento dei servizi e degli standard Wi-Fi, ha annunciato di aver concluso la prima fase di test del Wi-Fi 6E, vedendo confermate le “enormi potenzialità della banda dei 6 GHz”.
In una nota stampa si parla di velocità “multi-Gigabit e connessioni a bassa latenza” utili nel gaming in mobilità, nelle applicazioni VR e AR e nelle soluzioni di Industria 4.0.
I test sono stati effettuati usando soluzioni di Broadcom e Intel, a San Jose in California, registrando una velocità di 2 Gbps comparabile a una rete 5G e una latenza di 2 millisecondi.
Broadcom ha intenzione di realizzare un ampia gamma di chip Wi-Fi 6E nel corso dell’anno, e prevede che entro i prossimi 3 anni i dispositivi compatibili saranno 500 milioni.
Numerosi enti stanno lavorando sulla possibilità di aprire lo spettro dei 6 GHz all’uso senza licenza, tra di essi l’FCC negli Stati Uniti, Ofcom nel Regno Unito e le autorità dell’Unione Europea.
Non scendiamo in ulteriori tecnicismi e vi lasciamo il link al sito della Wi-Fi Alliance in cui si scende più in dettaglio sull’argomento.
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