Lightroom è probabilmente il software più usato per lo sviluppo dei file RAW e per la gestione del proprio workflow fotografico, dallo scatto fino alla condivisione e alla stampa. Affrontiamo oggi un tema abbastanza importante relativo alla gestione del proprio archivio fotografico: usare un catalogo unico o creare cataloghi diversificati più snelli e leggeri ? E nel caso abbiate un enorme catalogo Lightroom, come splittarlo per creare più catalogh più piccoli ?
Lightroom, lo saprete, è un software non distruttivo. Ciò significa che potete utilizzarlo in modo da gestire gli originali delle Vostre immagini memorizzati su uno o più hard disk a Vostro piacimento, originali che rimarranno sempre come tali. Tutte le modifiche che andrete a fare in Lightroom resternno infatti all’interno del catalogo e potrete tornare così sui Vostri passi nel caso non vi piaccia come avete sviluppato un Raw e ritoccato un’immagine.
Riepilogo:
- originali delle foto da una parte, sempre intoccati;
- catalogo con le modifiche da un’altra parte.
Chiarito questo passiamo a parlare del catalogo. Che siate fotografi amatoriali o professionisti, il Vostro archivio fotografico crescerà rapidamente, e di pari passo crescerà anche il catalogo Lightroom.
La logica per molti naturale vede l’utilizzo di un catalogo unico, dove organizzare le proprie foto in cartelle e sottocartelle, filtrabili tramite un gran numero di parametri, taggabili a Vostro piacimento. Questo farà si che possiate trovarvi, dopo un pò di tempo, con cataloghi di grandi dimensioni, contenenti decine di migliaia di immagini, se non centinaia di migliaia.
E’ corretto ? Può generare problemi ?
La questione è abbastanza disquisita, troverete persone che usano un grande catalogo unico e persone che creano un catalogo per ogni evento, passanto per le vie di mezzo dove i cataloghi sono creati in modo tematico.
Il sottoscritto ha personalmente ricevuto il consiglio di non lavorare con un grande catalogo unico da parte dei tecnici dell’assistenza di Adobe. Per entrare nello specifico, devo dirvi che mi si era corrotto il catalogo e questo sembrava andare a creare instabilità al software, che si chiudeva regolarmente, e al MacBook Pro, che spesso si spengeva o si bloccava con dei kernel panic. I tecnici indicavano nel catalogo di grandi dimensioni (circa 200.000 immagini) la possibile causa.
A distanza di breve tempo però, i tecnici dell’assistenza Apple trovarono dei problemi hardware al computer, che si manifestavano probabilmente solo in determinate circostanze e probabilmente durante l’utilizzo di Lightroom queste condizioni erano estremamente frequenti (legate probabilmente alla scheda grafica), è quindi probabile che la dimensione del catalogo non c’entrasse nulla.
D’altra parte sulla Adobe Support Community ci sono una gran quantità di utenti che gestiscono il proprio archivio fotografico come un catalogo unico di Lightroom, un utente addirittura oltre 600.000 immagini, senza problemi (puoi leggere un pò di discussioni in merito su questa pagina).
L’abbiamo presa un pò lunga, ma desideravamo fare una panoramica ampia su questo argomento, perchè la scelta di usare un catalogo unico o tanti cataloghi più piccoli ritengo che sia probabilmente del tutto soggettiva. Di certo c’è che in caso di problemi come quello avuto dal sottoscritto (la corruzione di un catalogo), avere cataloghi separati consente di isolare il problema, minimizzare le operazioni, limitare eventuali perdite.
Avere un catalogo unico consente però di effettuare ricerca trasversali, soprattutto se avete lavorato di fino con i tag assegnati a ciascuna immagine. Quindi pro e contro, come spesso accade nelle scelte della vita.
Se avete un catalogo enorme, ci sono quindi molti motivi per volerlo dividere, o splittare, in tanti cataloghi più piccoli:
- motivi di sicurezza (reale o di Vs tranquillità personale);
- gestione tematica dell’archivio fotografico;
- gestione autonoma degli eventi, archiviando originali e catalogo sullo stesso supporto di memoria.
Qual’è il modo migliore per procedere a questa operazione ?
Non facciamo altri giri di parole e vi diciamo quale secondo noi è il sistema più rapido e lineare per splittare un catalogo Lightroom di grandi dimensioni, senza correre il rischio di perdere dati o di rompere il collegamento alle immagini originali.
- Create una cartella dove andrete ad inserire i cataloghi splittati, questo serve per avere ordine, considerando che l’operazione la eseguirete con tutta probabilità in più volte. Il catalogo originale sarà sempe nel solito posto, i singoli cataloghi che creerete saranno all’interno di questa cartella);
- Duplicatre il catalogo originale;
- Cambiate nome al catalogo, assegnandoli un nome descrittivo del contenuto che andrete a lasciarci dentro;
- Aprite la copia appena creata e rinominata;
- Cancellate a questo punto tutte le cartelle del catalogo ad eccezione di quelle che dovrenno rimanere, facendo attenzione a selezionare la cancellazione delle immagini dal catalogo, lasciando gli originali al loro posto;
- Tornate al catalogo generale, e da questo cancellate soltanto le cartelle che avete lasciato nel primo catalogo splittato;
- A questo ripetete le operaizoni dal punto 2 al punto 7 per ogni gruppo di cartelle che volete splittare.
Dato che, pur procedendo con attenzione e prudenza, le sviste sono sempre dietro l’angolo, prima di iniziare non dimenticate di eseguire un bel backup del catalogo originale, tanto per sentirsi “in una botte di ferro”.
Ti è stata utile questa panoramica e la guida per eseguire lo split ? Hai ulteriori suggerimenti utili ? Vuoi aggiungere qualche ulteriore indicazione da inserire nel corpo dell’articolo ? Ne saremmo felici. Puoi farlo attraverso i commenti in basso.
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