Volunia promette di rivoluzionare il concetto di motore di ricerca

Volunia - LogoMassimo Merchiori è un nome che non dirà molto al grande pubblico, ma si tratta di uno dei personaggi che hanno dato maggiore impulso alla crescita del web. Marchiori infatti nel “lontano” 1997 presentò a Santa Chiara, nel corso della sesta conferenza internazionale del World Wide Web, il proprio motore di ricerca denominato Hyper Search. Il successo fu clamoroso, in quanto la sua creatura era in grado di fornire risultati più pertinenti di quanto riuscissero a fare Excite ed altri motori di ricerca dell’epoca. Di fatto aprì la strada ai motori di seconda generazione e Google utilizzo l’algoritmo alla base di Hyper Search per sviluppare il proprio business e diventare il colosso che tutti conosciamo. Proprio da Merchiori arriva una nuova prospettiva che punta a cambiare il concetto di “motore di ricerca”. Volunia, questo il nome del nuovo progetto, punterebe (il condizionale è d’obbligo perchè non sono state fornite informazioni precise sul suo funzionamento) sul concetto di “web semantico“,  ovvero sull’interconnessione delle pagine web basata sull’interpretazione dei contenuti. Approfondiamo insieme … Continua a leggere Volunia promette di rivoluzionare il concetto di motore di ricerca

Adobe MAX 2011 – Presentato algoritmo per la stabilizzazione delle foto mosse

Nel corso della conferenza MAX 2011, Adobe ha mostrato un nuovo stupefacente algoritmo molto efficace nella stabilizzazione delle foto mosse. Nel caso di foto mosse, perchè scattate in condizioni precarie o perchè la luminosità era scarsa, questo algoritmo riesce a fare il miracolo di trasformarle in foto ben eseguite. E’ utilizzabile anche in specifiche aree dell’immagine. Il filmato che segue rende l’idea delle potenzialità …

Protocollo WPA2 crackato con il cloud di Amazon

Logo Wi-FiL’algoritmo alla base del protocollo di sicurezza WPA2, utilizzato per la protezione delle reti Wi-Fi, è stato crackato con un attacco di appena 20′ effettuato sfruttando l’enorme potenza di calcolo messa a disposizione da Elastic Compute Cloud (EC2) di Amazon. Secondo le fonti l’attacco è stato effettuato dal ricercatore tedesco Thomas Rothè, che si propone come prossimo obiettivo quello di abbassare il tempo necessario all’operazione ad appena 6′. Secondo i calcoli il costo di ogni singola operazione di cracking, riferito al solo accesso alle risorse EC2, è di appena 1,68$. L’enorme potenza di calcolo a disposizione tramite il calcolo distribuito (cloud computing) genera, come è ovvio che sia, benefici e nuovi problemi, di sicurezza in questo caso. Fonte: Hwfiles