730.000 linee fisse in meno !

AGCOML’AGCOM ha diffuso i dati dell’Osservatorio trimestrale sulle tlc aggiornato al quarto trimestre 2013 relativamente alle linee telefoniche fisse. Il dato registrato nel periodo e proiettato su base annua registra un calo di 730.000 linee, un dato preoccupante per chi sta programmando investimenti sulla fibra ottica. Nel periodo precedente il calo si attestava a 450.000 linee. Una tendenza quindi molto netta, dettata certamente dall’incremento delle prestazioni della rete mobile, dalla maggiore diffusione degli smartphone ed il conseguente incremento delle Sim che effettuano traffico dati, ma anche dai costi di una linea ADSL che, promozioni temporanee a parte, restano su livelli piuttosto elevati e con prestazioni spesso non soddisfacenti, ormai facilmente superabili con una buona connessione mobile. La linea fissa per l’utenza domestica diventa quindi sempre meno importante e l’unico motivo che spinge molti a mantenerla attiva è la possibilità di navigare realmente senza limiti di traffico. Discorso diverso se si analizzano i dati delle utenze affari, ambito in cui una linea telefonica fissa è ancora irrinunciabile. Dando un occhio agli operatori, Telecom cala su base annua dell’1,5%, passando dal 64,6% del dicembre 2012 al 63,1%, mentre a guadagnare è principalmente Fastweb, che cresce dell’1%, seguita da Tiscali, che ottiene un modesto +0,2%. Stabile Wind.

Accordo per la NGN (Next Generation Network)

Ngn è l’acronimo di Next Generation Network, ovvero la nuova retea a banda larga su fibra ottica che dovrà servire il paese, e su questo tema è in corso una dura trattativa tra le società di telecomunicazione italiane ed è argomento in discussione anche al Parlamento Europeo. La notizia di oggi è che è stata firmata un’intesa tra i sette operatori telefonici a livello nazionale: Telecom, Vodafone, Fastweb, Wind, 3, Tiscali e Bt. Entro tre mesi dovrà essere presentato il business plan, ad opera di un comitato esecutivo nominato dal Ministero, che porterà alla creazione di una società che si occuperà della creazione dell’infrastruttura necessaria, ovvero effettuare scavi e stendere i cavi necessari a coprire l’intero territorio nazionale al servizio di tutti gli operatori. L’intesa è stata firmata a Roma, in presenza del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Questo accordo ha il consenso del vicepresidente della Commissione europea con delega alla Digital Agenda, Neelie Kroes, che pretende che i paesi all’interno dell’Unione europea dispongano della banda larga entro il 2013 e della banda ultra larga per il 2020. Fonte