Nokia ha reso disponibili i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre del 2010. Quelle di Nokia sono sempre cifre da capogiro, con il 31% di quota di mercato e 123,7 milioni di telefoni venduti, ma l’andamento è in controtendenza rispetto ai concorrenti. Il mercato cresce in media del 12% e Nokia perde il 3% della propria quota. Il problema di Nokia è più evidente nel segmento degli smartphone, con una crescita del 36% rispetto ad una media del segmento del 73% ed una quota di mercato che scende di conseguenza dal 40% al 31%. Cotinua …
L’azienda attribuisce questo andamento alla forte pressione competitiva generata da soluzioni di altre aziende, Apple e i dispositivi basati su Android relegano la maggior parte delle vendite di smartphone Nokia nella fascia media, con un prezzo medio di 214$, in calo di ben 40$ rispetto all’anno precedente.
Le soluzioni del colosso finlandese sono fortemente penalizzate dal sistema operativo Symbian, su cui Nokia ha creduto al punto da acquistarlo, ma che non ha avuto un’evoluzione paragonabile a quella dei concorrenti. Il problema di Nokia è stato il classico atteggiamento da leader di mercato, incapace di accorgersi per tempo dei cambiamenti in corso e della forza con la quale la concorrenza stava pianificando il futuro.
Nel momento della presentazione del primo iPhone ci sono state aziende come che si sono messe a lavoro per recuperare nel minor tempo possibile il gap venutosi improvvisamene a creare, ed oggi, a distanza di oltre 3 anni, ce l’hanno parzialmene fatta, ed aziende che sono rimaste a guardare … aggiungeremmo “distrattamente”.
Stephen Elop, CEO di Nokia, ha evidenziato la necessità di un cambiamento rapido, al fine di recuperare il terreno perduto, ma il lavoro che lo attende è enorme. Il primo passo dovrebbe avvenire con la disponibilità dei primi terminali basati sul sistema operativo MeeGo, in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, in programma nel mese di Febbraio.
Fonte delle cifre: BusinessMagazine